Glenn Miller – Swing – Swingnow.it https://www.swingnow.it notizie e video sullo swing Thu, 18 Apr 2024 13:36:13 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=4.9.25 Beat me Daddy, Eight to the bar: la versione swing di Glenn Miller https://www.swingnow.it/beat-me-daddy-eight-to-the-bar-traduzione-testo-glenn-miller-346.html Wed, 03 Jun 2020 16:31:49 +0000 https://www.swingnow.it/?p=346  Un brano non propriamente swing, la cui interpretazione di Glenn Miller ha comunque reso di grande importanza Beat me Daddy, Eight to the Bar è un brano che risale al 1939 ed è opera di Don Raye, Hughie Prince ed Eleanor Sheehy. Il brano è considerato dai più una vera e propria pietra angolare […]

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Un brano non propriamente swing, la cui interpretazione di Glenn Miller ha comunque reso di grande importanza

Beat me Daddy, Eight to the Bar è un brano che risale al 1939 ed è opera di Don Raye, Hughie Prince ed Eleanor Sheehy. Il brano è considerato dai più una vera e propria pietra angolare dei nascenti jive e boogie woogie, all’alba degli anni ’40. Si, in effetti non siamo agli albori dello swing, anzi. In realtà il brano di per sé non  è strettamente swing, anche se negli anni diversi jazzisti si sono cimentati con questo standard. La prima versione fu incisa da Will Bradley e dalla sua orchestra e, secondo Peter Sylvester, nel primo mese che seguì la pubblicazione ufficiale, furono vendute quasi un milione di copie.

glenn miller 2Un brano non strettamente swing, si diceva: tuttavia meritava di essere menzionato per via della versione che registrò Glenn Miller, quella sì, più vicina ai canoni stilistici dello swing, pur conservando delle analogie col classico boogie woogie da pianoforte.

Il musicista/produttore e studioso Alex Germains, della facoltà di Musica della Liverpool Hope University, ha studiato a fondo la versione di Glenn Miller e ha sostenuto che gli anafoni sonici e cinetici ricordano il rumore di zoccoli di un cavallo ferrato e forse anche il suono di un motore a vapore (il fischio sembra essere dato dalla sezione degli ottoni) e di un treno che sferraglia sui binari.

Particolari che non sarebbero da considerare di secondo piano, considerando che il genere boogie woogie viene considerato – tradizionalmente – nativo del profondo sud rurale degli Stati Uniti. In più, secondo Germains, il testo aiuta a supporre in tale direzione, considerando che il brano è ambientato in Texas: In a little honky tonky village in Texas / There’s a guy who plays the best piano by far/When he plays with the bass and guitar / They holler, beat me up Daddy, beat me Daddy, eight to the bar…

Elementi che Glenn Miller ha preso dal boogie (il treno, il cavallo) e ha combinato, proseguendo in un’ambientazione da far west, che doveva inoltre risultare molto familiare alla popolazione nera delle città. Considerando che tra gli anni ’10 e nel corso degli anni ’20 quasi un milione e mezzo di americani di colore si inurbarono dalle aree rurali del sud verso le città del nord.

TESTO DI BEAT ME, DADDY: EIGHT TO THE BAR – D. RAYE, H. PRINCE, E. SHEEHY

In a little honky-tonky village in Texas
There’s a guy who plays the best piano by far
He can play piano any way that you like it
But the way he likes to play is eight to the bar
When he plays, it’s a ball
He’s the daddy of them all

The people gather around when he gets on the stand
Then when he plays, he gets a hand
The rhythm he beats puts the cats in a trance
Nobody there bothers to dance
But when he plays with the bass and guitar
They holler out, Beat me Daddy, eight to the bar

A plink, a plank, a plink plank, plink plank
A plunkin’ on the keys
A riff, a raff, a riff raff
A riffin’ out with ease
And when he plays with the bass and guitar
They holler out, Beat me Daddy, eight to the bar

He plays a boogie, he plays eight to the bar
A boogie woogie, that is the way he likes to play on his piano
And we all know
That when he plays he puts them all in a trance
The cats all holler Hooray
You’ll hear them say, Beat me Daddy, eight to the bar

In a little honky-tonky village in Texas
There’s a guy who plays the best piano by far
When he plays with the bass and guitar
They holler, Beat me up Daddy, beat me Daddy, eight to the bar

The people gather around when he gets up on the stand
Then when he plays, he gets a hand
The rhythm that he plays puts the cats in a trance
Nobody there ever bothers to dance
But when he plays with the bass and guitar
They holler out, Beat me Daddy, eight to the bar

A plink plink, a plank plank, a plink plank, plink plank
A plunkin’ on the keys
A riff riff, a raff raff, a riff raff
A riffin’ out with ease
But when he plays with the bass and guitar
They holler out, Beat me Daddy, eight to the bar

TRADUZIONE DI BEAT ME, DADDY: EIGHT TO THE BAR – D. RAYE, H. PRINCE, E. SHEEHY

In un piccolo lugubre villaggio in Texas
C’è un ragazzo che suona il miglior piano di gran lunga
Può suonare il piano come piace a te
Ma il modo in cui gli piace suonare è otto al bar
Quando suona, è una palla
È il padre di tutti loro

La gente si raduna quando va alla sbarra
Poi quando suona, prende una mano
Il ritmo che batte mette i gatti in trance
Nessuno si preoccupa di ballare
Ma quando suona il basso e la chitarra
Urlano: Battimi papà, otto al bar

A Plink, a plank, a Plink plank
A plunkin sulle chiavi
A riff, a raff, a riff raff
A Riffin’ fuori con facilità
E quando suona il basso e la chitarra
Urlano: “Battimi papà, otto al bar”

Suona un boogie, suona otto al bar
Un boogie woogie, questo è il modo in cui gli piace suonare al pianoforte
E lo sappiamo tutti
Che quando suona li mette tutti in trance
I gatti urlano Urrà
Li sentirai dire: Battimi papà, otto al bar

In un piccolo lugubre villaggio in Texas
C’è un ragazzo che suona il miglior piano di gran lunga
Quando suona il basso e la chitarra
Urlano: Picchiami papà, picchiami papà, otto al bar

La gente si raduna quando si alza sul banco dei testimoni
Poi quando suona, prende una mano
Il ritmo che suona mette i gatti in trance
Nessuno si preoccupa mai di ballare
Ma quando suona il basso e la chitarra
Urlano: Battimi papà, otto al bar

A Plink Plink, a plank plank, a Plink plank
A plunkin ‘sulle chiavi
A riff riff, a raff, a riff raff
A Riffin’ fuori con facilità
Ma quando suona il basso e la chitarra
Urlano: Battimi papà, otto al bar

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Glenn Miller – Chattanooga Choo Choo: testo e traduzione https://www.swingnow.it/glenn-miller-testo-traduzione-chattanooga-choo-choo-68.html Sat, 16 May 2020 19:08:33 +0000 https://swingnow.it/?p=68 Chattanooga Choo Choo è un brano che deve il suo nome – com’è intuibile dall’onomatopea racchiusa nel titolo – al classico rumore che emettono le locomotive in piena corsa: la traccia parla di un uomo che viaggia in treno, spostandosi in direzione di Chattanooga, appunto, nel Tennessee. Lì l’uomo, che nella canzone è di ottimo […]

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Chattanooga Choo Choo è un brano che deve il suo nome – com’è intuibile dall’onomatopea racchiusa nel titolo – al classico rumore che emettono le locomotive in piena corsa: la traccia parla di un uomo che viaggia in treno, spostandosi in direzione di Chattanooga, appunto, nel Tennessee. Lì l’uomo, che nella canzone è di ottimo umore, incontrerà la sua futura moglie. Canzone che balzò in testa alle classifiche americane nel 1941, Chattanooga Choo Choo fu inizialmente concepita per un uso esclusivamente cinematografico. Ossia per un film intitolato Sun Valley Serenade che vedeva incluso nel cast Milton Burle e Joan Davis: tuttavia raggiunse una notevole popolarità anche al di fuori del contesto cinematografico, vendendo oltre un milione di copie. La registrazione del brano avvenne il 7 maggio di quello stesso anno per conto della Bluebird Label.

Brano dai connotati allegri che vede intervenire più di un cantante, venne  eseguito sul set del film cui era destinato dalla stessa Glenn Miller Orchestra. La formazione del jazzista – al momento della registrazione – vedeva alla voce Paula Kelly e i Modernaires, Glenn Miller al trombone, Tex Beneke e il celebre Al Klink ai sassofoni (tenori), più altri 14 musicisti tra piano, basso, chitarra clarinetti, trombe, sassofoni (contralto più baritono) e batteria.

glenn miller

Un brano, va detto, che ha permesso a Glenn Miller di entrare nell’olimpo dei grandi interpreti dello swing, infrangendo numerosi record; abbastanza desueti per l’epoca. Si tratta infatti della prima canzone, nella storia della musica occidentale, ad aver ricevuto la certificazione oro: all’epoca niente di più di un riconoscimento tributato dalla major nei confronti di un artista particolarmente popolare.

Il 10 febbraio del 1942 gli venne consegnato, presso la CBS Playhouse di New York City, il prestigioso riconoscimento, destinato a diventare un titolo abituale conferito ai cantanti più apprezzati del momento. Fu, infatti, solo sul finire degli anni ’50 che la RIAA – sigla che sta per Recording Industry Association of America, nata nel ’52 – cominciò ad attribuire dischi d’oro ai musicisti più performanti sul fronte delle vendite. Non si tratta dell’unico record raggiunto da Chattanooga Choo Choo: nel 1996 il brano venne infatti inserito nella Grammy Hall of Fame.

Nella sua prolifica carriera, Glenn Miller collaborò con grandi jazzisti fra cui Benny Goodman: a soli 40 anni il trombonista dell’Iowa morì in circostanze poco chiare, mentre era impegnato -forse – in una missione militare segreta insieme con militari americani e britannici: fervente patriota, mise il suo talento al servizio della causa, esibendosi in ripetute occasioni per i militari USA impegnati sul fronte europeo. Il generale James Doolittle sostenne, nel ’42, che il contributo di Miller costituiva probabilmente “il più grande aiuto per il morale dei soldati sul fronte europeo dopo una lettera da casa”.

TESTO DI CHATTANOOGA CHOO CHOO

Hi there, Tex, whatcha say?
Step aside partner, it’s my day!
Bend an ear and listen to my version
Of a really solid Tennessee excursion…

Pardon me boy, is that the Chattanooga Choo Choo?
Yes, yes, track 29!
Boy, you can give me a shine!
Can you afford to board the Chattanooga Choo Choo?
I got my fare
And just a trifle to spare.

You leave the Pennsylvania station ’bout a quarter to four
Read a magazine and then you’re in Baltimore
Dinner in the diner, nothing could be finer
Than to have your ham and eggs in Carolina
When you hear the whistle blowing eight to the bar
Then you know that Tennessee is not very far
Shuffle all the coal in
Gotta keep it rollin’
Whoo Whoo, Chattanooga, there you are!

There’s gonna be a certain party at the station
Satin and Lace
I used to call funny face!
She’s gonna cry
Until I tell her that I’ll never roam
So Chattanooga Choo Choo
Won’t you choo choo me home
Get aboard
All aboard
Chattanooga Choo Choo
Wont you choo choo me home !?

TRADUZIONE DI CHATTANOOGA CHOO CHOO – GLENN MILLER

Ehi ragazzo. È questa la ferrovia?
Voglio un biglietto di sola andata per il Tennessee!
Me ne vado subito!
Chattanooga, arrivo!

Perdonami ragazzo,
È il trenino di Chattanooga?
Precisamente la pista 29
Ragazzo, posso darmi una sistemata
Posso permettermi di salire sul trenino di Chattanooga
Ho il mio biglietto
E l’ho avuto in cambio di una sciocchezza

Si lascia la stazione della Pennsylvania circa alle 3:45
Leggi una rivista e sono già a Baltimora
A cena tavola calda, niente di meglio
Che avere il vostro prosciutto e uova della Carolina

Quando si sente il fischio delle 20:00
Poi si sa che il Tennessee non è lontano
Spalare tutto il carbone per tenerlo in movimento
Chattanooga, ci siete?

Ci sara’ una festa alla stazione
In raso e pizzo, che ho usato per chiamare Funny Face
Lei è in lacrime fino a quando non le dico che sono arrivato
Quindi Chattanooga Choo Choo
Non vuoi riportarmi a casa?

Hey ragazzo, si
Sto tornando in Tennesee
Hey ragazzo, si
Voglio un biglietto di sola andata sul
trenino di Chattanooga

Ehi, scusami ragazzo
È il trenino Chattanooga ?
Proprio sulla pista 29, il mio treno, io sto bene .
Ragazzo, puoi darmi una sistemata
Dammi una buona lustrata

Ci sara’ una certa festa alla stazione
tutti vestiti in raso e pizzo
Oh, che faccia buffa. L’ho usato per chiamare Funny Face
L’ho usato per chiamare lei, solo una faccia buffa
Lei è in lacrime fino a quando le dico che non saro’ piu in viaggio
Quindi Chattanooga Choo Choo!
Non vuoi riportarmi a casa?

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Glenn Miller – In The Mood: testo e traduzione del brano del 1939 [VIDEO] https://www.swingnow.it/glenn-miller-testo-traduzione-in-the-mood-58.html Sat, 16 May 2020 16:18:39 +0000 https://swingnow.it/?p=58  Direttore d’orchestra e trombonista, Glenn Miller nacque in Iowa nel 1904. Uno dei jazzisti più amati appartenente alla grande ondata del jazz americano praticato da bianchi. Grande arrangiatore e con un grande senso melodico, Glenn Miller divenne popolare partendo da locali come il Glen Island Casino ed il Café Rouge presso l’Hotel Pennsylvania. La […]

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Direttore d’orchestra e trombonista, Glenn Miller nacque in Iowa nel 1904. Uno dei jazzisti più amati appartenente alla grande ondata del jazz americano praticato da bianchi. Grande arrangiatore e con un grande senso melodico, Glenn Miller divenne popolare partendo da locali come il Glen Island Casino ed il Café Rouge presso l’Hotel Pennsylvania.

La celebre In the Mood – che risale al 1939 per mano di Joe Garland – è certamente uno degli inni dello swing, e pare che il celebre riff dei sassofoni – riarrangiato – sia stato usato precedentemente anche da altri musicisti come Fletcher Henderson in un brano conosciuto come Hot and Anxious. Caratterizzato da un attacco semplice e riconoscibilissimo, ancora oggi non è certa la paternità del brano, data la circolazione fluida della musica nell’ambiente swing degli albori.

glenn miller in the moodSono infatti in molti a ritenere che, all’epoca, chi ascoltava un brano poteva incorporarne facilmente una sezione od un fraseggio che riteneva particolarmente accattivante. In materia di diritti d’autore, poi, le cose non erano poi molto semplici per i musicisti ed i compositori.

Lo stesso Glenn Miller, una volta pubblicata In the Mood, non divenne ricco; anzi. Ricevette solo 175 $ per il brano che aveva composto; e solamente in seguito gli si riconobbero dei diritti d’autore che gli permettevano di riscuotere royalties.

TESTO DI IN THE MOOD – GLENN MILLER

Who’s the loving daddy with the beautiful eyes
What a pair o’ shoes, I’d like to try ’em for size
I’ll just tell him, “Baby, won’t you swing it with me”
Hope he tells me maybe, what a wing it will be
So, I said politely “Darling may I intrude”
He said “Don’t keep me waiting when I’m in the mood”

First I held him lightly and we started to dance
Then I held him tightly what a dreamy romance
And I said “Hey, baby, it’s a quarter to three
There’s a mess of moonlight, won’t you share it with me”
“Well” he answered “Baby, don’t you know that it’s rude
To keep my two lips waiting when they’re in the mood”

In the mood, that’s what he told me
In the mood, and when he told me
In the mood, my heart was skipping
It didn’t take me long to say “I’m in the mood now”

In the mood for all his kissing
In the mood his crazy loving
In the mood what I was missing
It didn’t take me long to say “I’m in the mood now”

So, I said politely “Darling may I intrude”
He said “Don’t keep me waiting when I’m in the mood”

“Well” he answered “Baby, don’t you know that it’s rude
To keep my two lips waiting when they’re in the mood”

Who’s the loving daddy with the beautiful eyes
What a pair o’ shoes, I’d like to try ’em for size
I’ll just tell him, “Baby, won’t you swing it with me”
Hope he tells me maybe, what a wing it will be
So, I said politely “Darling may I intrude”
He said “Don’t keep me waiting when I’m in the mood”

First I held him lightly and we started to dance
Then I held him tightly what a dreamy romance
And I said “Hey, baby, it’s a quarter to three
It’s a mess of moonlight, won’t you share it with me”
“Well” he answered “Baby, don’t you know that it’s rude
To keep my two lips waiting when they’re in the mood”

TRADUZIONE DI IN THE MOOD – GLENN MILLER

Chi è il papà amorevole con gli occhi belli
Che paio di scarpe, vorrei tanto provarle
Gli dirò solo: “Baby, non vuoi ballerai con me”
Spero che mi dica forse, che svitata sarà
Così, ho detto educatamente “Cara, posso intromettermi”
Ha detto: “Non farmi aspettare quando sono dell’umore giusto”

Prima l’ho tenuto leggermente e abbiamo iniziato a ballare
Poi l’ho tenuto stretto con un romanticismo da sogno
E io dissi: “Ehi, tesoro, sono le tre meno un quarto
C’è un bel chiaro di luna, non condividerlo con me”
“Beh” rispose “Baby, non sai che è maleducato
Far aspettare le mie due labbra quando sono dell’umore giusto?”

Dell’umore giusto, questo è quello che mi ha detto
Dell’umore giusto, e quando mi ha detto
Dell’umore giusto, e il mio cuore stava saltando
Non mi ci è voluto molto per dire “Sono dell’umore giusto ora”

In vena di baci
In vena del suo amore pazzo
In vena di quello che mi mancava
Non mi ci è voluto molto per dire “Sono dell’umore giusto ora”

Così, ho detto educatamente “Cara, posso intromettermi”
Ha detto: “Non farmi aspettare quando sono dell’umore giusto”

“Beh” rispose “Baby, non sai che è maleducato
Far aspettare le mie due labbra quando sono dell’umore giusto?”

Chi è il papà amorevole con gli occhi belli
Che bel paio di scarpe, vorrei provarle
Gli dirò solo: “Baby, non vuoi farlo con me”
Spero che mi dica forse, che svitata sarà
Così, ho detto educatamente “Cara, posso intromettermi”
Ha detto: “Non farmi aspettare quando sono dell’umore giusto”

Prima l’ho tenuta leggermente e abbiamo iniziato a ballare
Poi l’ho tenuta stretto con un romanticismo da sogno
E io dissi: “Ehi, tesoro, sono le tre meno un quarto
C’è un bel di chiaro di luna, non vuoi condividerlo con me?”
“Beh” rispose “Baby, non sai che è maleducato
Far aspettare le mie due labbra quando sono dell’umore giusto?”

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